Il vestito di Babbo Natale è sempre stato rosso?

Vestito di babbo Natale
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su tumblr
Tumblr
Condividi su pinterest
Pinterest
Condividi su linkedin
LinkedIn

Il vestito di Babbo Natale è l’elemento più affascinante e caratteristico della sua figura. Ma nella lunga tradizione folclorica che ha accompagnato l’evoluzione del nonnetto panciuto che porta i regali, l’inconfondibile casacca rossa è un’invenzione relativamente recente.

Vuoi scoprire come si è evoluto il costume di Santa Claus nei secoli? In questo articolo riprendiamo la vera storia di Babbo Natale e ci concentriamo sull’evoluzione dell’abito dell’icona del Natale!

Il vestito di Babbo Natale ai tempi di San Nicola

Buona parte della leggenda di Babbo Natale nasce dal Santo cristiano San Nicola, vescovo di Myra, città dell’antica Grecia, situata in Turchia.

La leggenda di San Nicola (poi divenuto da Bari) l’abbiamo già raccontata nel nostro articolo sulla storia di Santa Claus; pertanto non mi soffermerò troppo sulla vicenda del Santo. Ti basti sapere che nelle prime tradizioni, la descrizione del costume di Babbo Natale era di colore verde e non rosso!

Quando nel 1087, un gruppo di mercanti baresi saccheggiarono le spoglie di San Nicola, portando la reliquia a Bari, il Santo protettore dei bambini divenne molto popolare in Italia. S’introdusse, così, la prima figura di colui che fa doni ai bambini nel mese di dicembre. La leggenda voleva che San Nicola portasse doni ai Bambini durante i giorni della sua ricorrenza, fra il 5 e il 6 dicembre.

Le origini di Babbo Natale fra mille leggende

In Europa, all’epoca, giravano diverse leggende popolari su personaggi fantastici che portavano doni e dolci ai bambini, durante specifiche ricorrenze. Quando la leggenda del vescovo di Myra cominciò a girare nel continente, le leggende iniziarono a sovrapporsi, creando nuovi miti attorno ai vari personaggi, che piano piano iniziarono ad evolversi.

Due personaggi che hanno avuto un grande rilievo nella storia di Babbo Natale derivano dalle leggende popolari di origini germaniche e olandesi.

Nella tradizione germanica del quattrocento, il personaggio che occupava il posto nei sogni dei bambini, alle soglie del Natale era Kris Kringle, ossia Gesù Bambino. Era lui che portava i regali ai bambini che si comportavano bene durante l’anno.

In Olanda invece, l’icona del Natale era (e lo è ancora oggi) Sinter Klaas, quindi, Santa Claus. Il nome non si riferiva al contemporaneo Babbo Natale americano, ma a San Nicola.

Il santo nella leggenda olandese è immaginato a cavallo di un destriero, Amerigo, insieme al suo aiutante Peter. Durante la notte della sua ricorrenza, fra il 5 e il 6 dicembre, i bambini lasciano le loro scarpe vicino al caminetto e aspettano che Sinter klaas arrivi con il suo destriero e le riempia di dolci: biscotti allo zenzero, lettere di cioccolato, e altro.

Negli stati uniti, quindi Santa Claus è arrivato per mano dei coloni olandesi, che hanno diffuso la leggenda del loro San Nicola.

Ma il vestito come si è evoluto?

Evoluzione del vestito di Babbo Natale

Abbiamo visto che per tutti il manto di San Nicola era verde, e bene, un’altra figura, diffusa nell’immaginario inglese, ai tempi di Natale possedesse una veste dello stesso colore. Si tratta di una figura molto vicina al nostro babbo Natale, il quale, insieme al Sinter Klaas olandese è stata determinante nella costruzione dell’icona natalizia mondiale, creata in America.

Il personaggio in questione è Father of Christmas, tradotto letteralmente: Babbo Natale. Solo che questa figura veniva immaginata come una sorta di spirito dal manto verde, ricoperto da una pelliccia bianca. Pare che nella prima raffigurazione del Canto di Natale di Charles Dikens, lo spirito del Natale vivente ne rappresentasse la citazione.

Questo spiegherebbe perché fino alla seconda metà dell’ottocento il vestito di Babbo Natale era rappresentato col colore verde.

La storia di Thomas Nast e il Garibabbo!

Come tutti sanno, il primo a rappresentare Babbo Natale con le sembianze molto simili ad oggi è stato l’illustratore tedesco Thomas Nast. Alcune ricostruzioni collegherebbero la scelta di Nast, d’illustrare Santa Claus con un costume rosso nelle vignette per il periodico americano “Harper’s Weekly“, alla figura di Garibaldi.

Infatti, Nast prima di lavorare per Harper’s Weekly aveva un incarico presso una rivista inglese, la “The New York news” di Londra, e fu inviato come cronista per illustrare le imprese Garibaldine nel 1860.

La barba bianca e la giubba rossa di Garibaldi potrebbero aver influenzato l’iconografia di Babbo Natale?

Nessuno ha una risposta certa. Fatto sta che le vignette garibaldine di Nast riscossero molto successo negli Usa, e fu per questo motivo che ricevette l’incarico ad Harper’s Weekly.

Se vuoi approfondire, eccoti questo interessante articolo sull’esperienza garibaldina di Nast, pubblicato sul mensile di letteratura e illustrazione Andersen

Il costume di Babbo Natale oggi!

Babbo Natale esiste davvero

La vera svolta del vestito di Babbo Natale si ebbe nei primi anni Trenta, quando la Coca -Cola decise di rilanciare il prodotto durante il Natale, legandolo alla figura di un Santa Claus molto simile alla versione di Nast.

Le differenze erano minime: sebbene l’aria del Babbo Natale di Nast fosse bonaria e generosa, i tratti restavano quelli di un piccolo elfo, mentre nella nuova versione di Coca – cola, il babbo Natale era pensato come un signore anziano, dal viso rubicondo e le guance rosate. La barba bianca già allungata sul’iconografia di Nast, venne allungata nelle pubblicità Coca-Cola, e il cappello a punta elfico, inizio ad assomigliare a una beretta invernale con la pelliccia.

Si riprese la linea di pelliccia bianca che aveva distinto le illustrazioni del manto verde dello spirito del Natale inglese. Le illustrazioni della Coca- cola aggiunsero il cinturone nero, e diedero agli scarponi neri, già presenti nelle illustrazioni di Nast, la forma attuale.

La semplicità e l’ironia che accompagnavano la figura di Santa Claus nelle pubblicità Coca-cola, lo resero vicino al popolo, e incredibilmente amato, al punto tale da diventare famoso in tutto il mondo.

Chi garantisce la continuità della fama di Babbo Natale?

Costume Santa Claus

Oggi, la figura di Babbo Natale si manifesta in carne ed ossa, e non solo nella fantasia dei bambini.

Ogni notte di Natale, e per tutto il periodo di dicembre molti bambini hanno l’opportunità di conoscere il loro eroe. Non dico amenità. Dico sul serio!

Babbo Natale oggi è reale. È fuggito dalle vignette e dalla pubblicità per incarnarsi in un anziano signore, che dispensa sorrisi e porta i doni che hai sempre desiderato.

Per incontrarlo ti basta contattare il Verobabbonatale e potrai osservarlo da vicino.

Santa Claus, con il suo costume rosso, ai giorni nostri, si è ingrandito! Ha un’agenzia che gestisce tutti i suoi incarichi, gli fornisce le renne vere e la slitta, e lo spedisce a casa tua, puntuale per festeggiare la tua festa di Natale!

Può venire da solo o accompagnato dai suoi elfi, sulla slitta, trainato dalle renne o da bellissimi cani Huski. Sarai tu a decidere!

Contattaci per organizzare feste private o grandi eventi, Babbo Natale è sempre disponibile nella sua inconfondibile veste rossa, con la pelliccia bianca e gli stivaloni neri!

Può intrattenersi per rallegrare una serata fra amici, un evento far colleghi o parenti. Conversa con i bambini e lascia i regali di persona, donando momenti di felicità!

ATTENZIONE!

Ci stiamo preparando per il Natale 2020, vogliamo che sia un Natale meraviglioso come ogni anno, e vogliamo garantirti tutta la tranquillità che meriti. Il servizio verrà effettuato in sicurezza, seguendo e rispettando le linee guida che verranno fornite dalle istituzioni, per gli eventi dal vivo.

Se sarà necessario, le modalità e gli incontri con Babbo Natale potranno subire variazioni rispetto agli anni scorsi, ma faremo il possibile perché tu non rinunci alle feste natalizie che meriti!

Segui il nostro blog per ulteriori informazioni, in merito agli sviluppi sul servizio. Non ti deluderemo!

Alla prossima!

Lascia un commento