Pochi simboli come le renne di Babbo Natale sono in grado di caratterizzare in modo magico e incantevole l’atmosfera della stagione delle festività di fine anno. Ma ti sei mai chiesto come si chiamano le renne di Babbo Natale in italiano, e perché abbiano proprio quei nomi?
In questo articolo cercheremo di scoprire come si chiamano le renne di Babbo Natale in italiano e quante sono le renne di Babbo Natale, contribuendo in tal modo a chiarire alcune delle principali curiosità che circondano questa meravigliosa celebrazione!
Come si chiamano le renne di Babbo Natale in italiano: nomi e… quantità!
Non tutti sanno che il gruppo di renne che traina la slitta di Babbo Natale è composto da un numero fisso di componenti pari a nove. E che, in tale ambito, i loro nomi originali sono:
- Dasher,
- Dancer,
- Prancer,
- Vixen,
- Comet,
- Cupid
- Donner,
- Blitzen,
- Rudolph.
L’immagine di ognuna di queste renne è caratterizzata da dei tratti molto precisi. Per esempio, Dasher è una renna piuttosto coraggiosa, con i denti da castoro. Dancer è invece una renna che ama la danza, e i suoi zoccoli sono in realtà delle scarpe da ballerina.
E che dire di Vixen, una renna dal manto dorato, o di Prancer, la renna timida, che pare Babbo Natale abbia salvato mentre si nascondeva, spaventata, dietro un cespuglio. Come intuibile, invece, a Cupid spetta il compito di portare amore al suo passaggio, mentre Donner è la renna cantante: la leggenda narra che Babbo Natale l’abbia scoperta per caso, mentre cantava nel bosco, e da allora non si sia più voluto staccare dalla sua particolare dote.
In italiano i nomi delle renne di Babbo Natale vengono tradotti in modo più o meno letterale. Dunque: come si chiamano le renne di Babbo Natale in italiano?
- Fulmine,
- Ballerina,
- Donnola,
- Freccia,
- Cometa,
- Cupido,
- Saltarello,
- Lampo,
- Rodolfo.
La storia dei nomi delle renne di Babbo Natale: perché si chiamano così?
Oltre a rispondere alla domanda sul come si chiamano le Renne di Babbo Natale, vorremmo anche spiegare per quale motivo le renne di Babbo Natale si chiamano proprio così.
Per scoprirlo dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di quasi 200 anni, quando nel canto natalizio A visit from St. Nicholas, ad opera di Clement C. Moore, apparvero i nomi di otto renne.
Peraltro, tale canto è anche il primo in cui viene narrata la figura di Babbo Natale, un uomo barbuto seduto su una slitta piena di doni, richiesti dai bambini che gli hanno scritto una lettera.
È anche da questo momento che il sacro e il folklore non religioso si fondono. Se infatti la leggenda su un uomo magico del Nord Europa che porta i doni ai bambini era stata tramandata di generazione in generazione, è solamente nell’Ottocento che viene associata esplicitamente alla vita e alle gesta di San Nicola.
E la nona renna?
Rudolph, la renna più famosa
La nona renna di Babbo Natale è Rudolph, la cui storia venne scritta e diramata ben più tardi, nel 1939, da Robert L. May. In questa vicenda Rudolph, una renna giovane, facilmente riconoscibile per via del suo naso rosso e luminoso, viene scelta da Babbo Natale proprio per questa sua particolare caratteristica, con il ruolo di guidare le altre renne durante la nebbia, e consegnare così regolarmente tutti i regali ai bambini buoni del mondo.
Dieci anni dopo Johnny Marks scelse questa magica storia come tema di una nota canzone natalizia dal titolo Rudolph the red-nosed reindeer. Da quel momento in poi, la nona renna di Babbo Natale divenne sicuramente la più nota, e finì con l’essere aggiunta alla squadra di otto renne che prima caratterizzavano la guida della slitta.
